La diffidenza dei pazienti a rivolgersi alle strutture sanitarie sta riportando il nostro Paese indietro di 20 anni sul tema della prevenzione delle patologie cardiovascolari
Ogni anno le malattie cardiovascolari hanno un record: sono la prima causa di morte in Italia e la diffidenza ad andare in ospedale per chi soffre di patologie cardiache sta portando l'Italia "indietro di due anni". È questa una delle fotografie lanciate durante la campagna "Sicuri al cuore", iniziativa promossa dal Gise, la Società italiana di cardiologia interventistica, per riportare in ospedale i pazienti cardiovascolari spaventati dal contagio da Covid-19. "Il Covid-19 - ricorda Giovanni Esposito, direttore della Cardiologia, Emodinamica e dell'Utic dell'Azienda ospedaliera Università Federico II di Napoli e presidente eletto del Gise - continua a mietere le sue vittime, ma le malattie cardiovascolari restano nettamente la prima causa di morte in Italia, con 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone che nel nostro Paese hanno a che fare con problematiche legate alla salute del cuore".
L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore
Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio
Allo studio sulla relazione tra malnutrizione e riabilitazione dopo un ictus il Premio Gianvincenzo Barba al Congresso Nazionale SINU
Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'
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Fimognari: “L’insufficienza respiratoria acuta deriva da numerose patologie scatenanti, a partire dallo scompenso cardiaco. È pertanto assai diffusa e porta tante persone ad accedere al PS in condizioni di gravità"
Previsto anche il pagamento dei ticket, la scelta del medico e il consulto dei referti
Ci sarà un CdC hub ogni 40.000-50.000 abitanti. L’orario di attività articolato nell’arco delle 24 ore giornaliere permette alla CdC hub di svolgere funzioni di primo livello
L’accordo è stato sottoscritto dal presidente FOFI, Andrea Mandelli, e dal Gen. C.A. Vito Ferrara, e ha tra le finalità principali l’aggiornamento delle competenze professionali del personale farmacista delle Forze Armate e Arma dei Carabinieri
La Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP esprime il proprio apprezzamento per l'attenzione riservata dal Ministero dell’università e della ricerca nei confronti delle professioni sanitarie ad essa afferenti
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